Buona sera, sono una donna di 42 anni sposata da quasi 18 anni con un marito che mi vuole molto bene, abbiamo 2 figli di 15 e 14 anni e viviamo insieme ai genitori di mio marito. Questa nostra convivenza con i suoceri ha fatto si che mi sono sempre sentita un po’ “intrusa” nella famiglia di mio marito, mi è sempre mancato avere una unita’ familiare tutta mia…questa cosa a lungo andare ha minato il mio rapporto con mio marito, lo sentivo lontano dalle mie esigenze di moglie e sono caduta in depression,e non riuscendo a comunicare bene con lui mi sentivo non capita ma lo amavo profondamente. Ho incontrato un uomo, un nostro conoscente con cui ho instaurato un rapporto di amicizia complice, lui mi parlava di se e dei suoi problemi, io mi sono sentita per la prima volta compresa e non derisa, lui mi piaceva e ho tradito mio marito. E’ successo quello che non volevo succedesse..non ho mai conosciuto altro uomo all’infuori di mio marito, con lui mi sono fidanzata a 15 anni e ho passato la maggior parte della mia vita. Ha scoperto il mio tradimento e tutto è precipitato, la mia storia è subito stata troncata e dopo i primi giorni di urla, di pianti abbiamo deciso di non
separarci e ricostruire il nostro matrimonio. Fin qui tutto bene, ma lui spesso rimette in discussione la ns decisione perchè non si fida piu’ di me, mi accusa, mi fa scenate, mi rinfaccia sempre le stesse cose e mi domanda sempre piu’ spesso i particolari del mio tradimento,io non voglio raccontare più di quello che lui gia’ sa, so che non migliorerebbe la situazione, anzi. Questo mina sempre di piu’ il mio equilibrio mentale, lui nn riesce ad accettarsi come un uomo tradito, si sente umiliato e questo peso lo schiaccia…cosa dovrei fare?? Sono disperata , io continuo a ripetergli chenon è bene per il nostro matrimonio parlare del passato, del mio grande errore, ma dobbiamo parlare del nostro futuro e costruire un nuovo rapporto basato sul dialogo e sull’amore…datemi un consiglio cosa dovrei fare? cosa dovrebbefare lui per stare meglio? Gli ho consigliato di andare da uno psicologo anche solo per sfogarsi ma lui non lo accetta, dice che devo essere io a guarirlo dalla sua depressione …
Grazie
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Le consiglio di permettere a suo marito di vivere il dolore e la rabbia legate all’essere stato tradito. Solo successivamente quando queste emozioni si saranno stemperate in lui lei potrà approfondire il disagio nella relazione che l’ha portata a tradire. Quando durerà questo dolore e rabbia non è possibile stabilirlo a priori perchè varia da persona a persona e da
situazione a situazione.
Saluti